Oggi vogliamo raccontarvi una storia ambientata in Albania, in una piccola cittadina che si chiama Burrel. Qui, come nel resto del Paese, si trovano persone di etnie diverse e, soprattutto, di religioni diverse. A Burrel la maggioranza della popolazione è musulmana, ma vi vivono anche cattolici e tante famiglie egjyptiane (zingari di origine egiziana). La povertà è diffusa e le possibilità per i ragazzi di studiare ed essere adeguatamente seguiti sono davvero poche. Molti si danno alla delinquenza già da bambini, soprattutto le ragazze all’età di 11-12 anni abbandonano la scuola e a 15-16 anni si sposano. Alcune giovani donne, già madri di famiglia, non sanno né leggere né scrivere: sono incapaci di gestire una casa e di crescere i loro figli con serenità.
In un contesto di estrema povertà la diversità culturale e religiosa rischia di diventare strumento per alimentare scontri e malcontenti il cui prezzo, solitamente, è purtroppo pagato dai più poveri. Ma la diversità, se unita alla tolleranza, diviene una preziosa ricchezza.