Servizi ed iniziative di promozione e cooperazione

Venerdì 27 novembre 2020 si è tenuta l’edizione 2020 del MEETmeTONIGHT, evento legato alla ricerca e quest’anno dedicato al concetto di “Futuro” e quindi di sostenibilità.
L’evento ha coinvolto anche l’Università agli Studi di Brescia e, tra gli interventi previsti, è  stata inserita anche la presentazione della dott.ssa Carmencita Tonelini sul progetto Wash in Schools 36, progetto di cooperazione realizzato in Brasile da Instituto 4 Elementos, Fondazione Sipec, Acque Bresciane e con l’appoggio di altre realtà territoriali. L’intervento è stato trasmesso alle ore 9.40 di venerdì 27 novembre.


Programma Evento

 

Dall’Albania ci giungono buone notizie: Suor Chiara e le consorelle sono arrivate a Burrel e, finalmente, il primo dicembre aprirà il Centro diurno Santa Dorotea con l’inizio ufficiale del doposcuola per i ragazzi. Il progetto “Convivere in armonia. Centro diurno Santa Dorotea” entra quindi nel vivo.
Nei giorni scorsi è stata fatta l’igienizzazione degli ambienti e da lunedì 23 sono iniziate le iscrizioni per gli alunni dalla prima alla quinta elementare che frequenteranno il centro in due turni, mattino e pomeriggio, per svolgere i compiti scolastici. I ragazzi più grandi saranno ospitati dal Centro nel pomeriggio, al termine del doposcuola, per i corsi di chitarra e tastiera.

Siamo molto orgogliosi di essere tra i promotori della prima edizione del “Premio Cesare Trebeschi – L’arte del Bene Comune”, insieme ad Acque Bresciane, Fondazione ASM, Fondazione AIB, Fondazione Brescia Musei, AAB, Fondazione Cogeme Onlus e Accademia LABA.
L’edizione 2021 ha come tema “La sostenibilità vista dai giovani” ed è rivolta agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Brescia e provincia. Lo spunto principale del concorso - che intende trasmettere ai giovani e attualizzare i valori che hanno guidato la vita di Cesare Trebeschi, politico e amministratore - è la responsabilità sociale intesa come educazione alla comunità e alla sostenibilità ambientale. L’obiettivo è quello di rafforzare una visione della società aperta, condivisa e solidale, capace di dialogare costruttivamente per realizzare il bene comune.

Oggi vogliamo raccontarvi una storia ambientata in Albania, in una piccola cittadina che si chiama Burrel. Qui, come nel resto del Paese, si trovano persone di etnie diverse e, soprattutto, di religioni diverse. A Burrel la maggioranza della popolazione è musulmana, ma vi vivono anche cattolici e tante famiglie egjyptiane (zingari di origine egiziana). La povertà è diffusa e le possibilità per i ragazzi di studiare ed essere adeguatamente seguiti sono davvero poche. Molti si danno alla delinquenza già da bambini, soprattutto le ragazze all’età di 11-12 anni abbandonano la scuola e a 15-16 anni si sposano. Alcune giovani donne, già madri di famiglia, non sanno né leggere né scrivere: sono incapaci di gestire una casa e di crescere i loro figli con serenità.
In un contesto di estrema povertà la diversità culturale e religiosa rischia di diventare strumento per alimentare scontri e malcontenti il cui prezzo, solitamente, è purtroppo pagato dai più poveri. Ma la diversità, se unita alla tolleranza, diviene una preziosa ricchezza.

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