E' possibile convivere in armonia anche nelle diversità?

Oggi vogliamo raccontarvi una storia ambientata in Albania, in una piccola cittadina che si chiama Burrel. Qui, come nel resto del Paese, si trovano persone di etnie diverse e, soprattutto, di religioni diverse. A Burrel la maggioranza della popolazione è musulmana, ma vi vivono anche cattolici e tante famiglie egjyptiane (zingari di origine egiziana). La povertà è diffusa e le possibilità per i ragazzi di studiare ed essere adeguatamente seguiti sono davvero poche. Molti si danno alla delinquenza già da bambini, soprattutto le ragazze all’età di 11-12 anni abbandonano la scuola e a 15-16 anni si sposano. Alcune giovani donne, già madri di famiglia, non sanno né leggere né scrivere: sono incapaci di gestire una casa e di crescere i loro figli con serenità.
In un contesto di estrema povertà la diversità culturale e religiosa rischia di diventare strumento per alimentare scontri e malcontenti il cui prezzo, solitamente, è purtroppo pagato dai più poveri. Ma la diversità, se unita alla tolleranza, diviene una preziosa ricchezza.

Come dice Papa Francesco:
La pacifica convivenza tra cittadini appartenenti a religioni diverse è una strada concretamente percorribile che produce armonia e libera le migliori forze e la creatività di un intero popolo, trasformando la semplice convivenza in vera collaborazione e fratellanza… (…) essa inoltre favorisce lo sviluppo di cammini spirituali autentici e diventa un valido esempio a cui guardare con interesse per costruire una pace duratura, fondata sul rispetto della dignità e della persona umana”.
In questo credono fermamente Suor Chiara Pietta, Suor Giuseppina Cappelletti, Suor Liliana Morbi e Suor Paola Boroni, Suore Maestre di Santa Dorotea che, dal 2017, hanno avviato a Burrel un servizio educativo in collaborazione con il Comune e con i laici, offrendo: un servizio di doposcuola scolastico e una mensa per i bambini più poveri, ed attività formative per giovani donne in difficoltà.

Foto gruppo Suore Albania

Nel mese di novembre 2020, insieme a Fondazione Sipec e Consulta per la Cooperazione e la Pace, la solidarietà internazionale e i diritti umani del Comune di Brescia, Suor Chiara e le sue Consorelle hanno avviato il Progetto “Convivere in armonia. Centro diurno Santa Dorotea”, cercando di ampliare e sviluppare l’aiuto e il sostegno ai piccoli e giovani amici.
Grazie all’impiego di personale qualificato verrà assicurato il sostegno scolastico a 60 bambini tra i 6 e i 14 anni di età e verrà offerto loro un pasto caldo giornaliero.
Verranno anche avviati corsi di musica e di pittura per i bambini e un laboratorio di taglio e cucito per le giovani donne che potranno vendere al mercato i prodotti da loro realizzati durante le lezioni. Si creerà un ambiente sano dove i ragazzi potranno crescere con pari opportunità dei coetanei sviluppando capacità cognitive, creative e relazionali per collaborare a costruire un futuro migliore a servizio della loro città.

Abbiamo iniziato la raccolta fondi per sostenere il progetto, ma quanto raccolto ad oggi ancora non è sufficiente a coprire tutte le spese…
Se puoi, aiutaci a sostenere l’entusiasmo di Suor Chiara e delle sue Consorelle nell’aiutare i piccoli amici albanesi, soprattutto in questi mesi resi ancora più difficili dalla pandemia di Covid19.
Puoi versare il tuo contributo tramite bonifico bancario alle coordinate:
Iban IT47Z0301503200000003611855 Fineco Bank
intestato a Fondazione Sipec

 
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