FOCSIV SULLE MORTI NEL MEDITERRANEO NON TACE: NOI CHIEDIAMO PORTI APERTI ALLA RESPONSABILITÀ UMANITARIA
“Di fronte all’ennesima tragedia nel Mediterraneo, a chi scappando dall’inferno della Libia trova la morte a pochi chilometri dalle coste europee; di fronte a coloro che ancora strumentalmente accusano le ONG di voler far invadere il nostro Continente, quando invece, come in questo caso, è intervenuta la Marina italiana ed un mercantile a dare soccorso, e di fronte a una Guardia costiera libica, che ancor oggi riceve l’appoggio dal nostro Governo, e che dichiara di essere in avaria!
Di fronte a quanto sta accadendo FOCSIV e i suoi Soci non tacciono. Anzi invitano le organizzazioni della società civile, le parrocchie, i quartieri, i Comuni, a dichiararsi porti aperti. Porti aperti alla responsabilità umanitaria come risposta alla sofferenza umana, porti aperti per offrire sostegno e accoglienza. Porti sul nostro territorio, come esempio per centinaia di porti aperti in tutta Europa, nei paesi del Mediterraneo, dell’Africa e del mondo tutto, di quello che ancora si definisce semplicemente umano.” ha dichiarato Gianfranco Cattai, Presidente FOCSIV.
Tutte le accuse di collusione tra ONG e trafficanti sono cadute nel vuoto. Nel frattempo, si susseguono nuovi allarmi di imbarcazioni alla deriva con carichi di persone riconsegnate alla Libia. Mentre Malta, Italia e l’Europa tutta, si sottraggono al dovere umanitario e di coscienza: di salvare vite umane, in un balletto di cinico scarico di responsabilità.